«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa
SINISTRATI
Edmondo Berselli
Mondadori
Anche le nonne, o le quasi nonne, hanno assimilato i valori medi della televisione, un’etica da telefilm: usano parole come «autostima», pensano seriamente che l’assenza di felicità vada curata con la psicanalisi, che esista uno specialista per qualsiasi problema, anche se non sanno con precisione quale sia al momento il problema. L’amore si è trasformato quasi per obbligo nell’innamoramento, e difatti sono sempre più frequenti le babbione che vorrebbero scappare di casa per mettersi con un palestrato vero o un intellettuale finto […] Va da sè che i babbioni non vogliono essere da meno, perché gli riesce ormai facilissimo, durante lo straordinario o in un corso di salsa e merengue, trovare una demente con cui infilarsi in un albergo o in un viottolo di campagna.
Parlando della destra (ma destra non solo politica e dichiarata, destra come lo sono la maggior parte delle persone, anche tra quelle che si dicono di sinistra):
Ognuno convinto che ci sia un modo per penetrare nel meccanismo della società o un problema che, una volta risolto con una trovatina, si ripercuoterà beneficamente su tutti gli aspetti del vivere civile. Abrogare i giudizi e reintrodurre i voti. Tornare al maestro unico alle elementari. E non basta: abolire i limiti di velocità in autostrada. Permettere la deducibilità fiscale delle spese. Mandare l’esercito a presidiare le città. La tolleranza zero. Le museruole ai cani. Sono le soluzioni semplici cui si affezionano le anime semplicissime. Tutti coloro che ignorano la complessità delle società contemporanee, gli interessi in gioco, la rete degli effetti possibili, compresi quelli perversi.
(e io su questo mi scatenerei selvaggiamente anche a proposito degli accademici, dei professionisti, degli innovatori patentati e dei “qualcosa” digitali)
Parlando della sinistra:
La prima cosa che la sinistra deve fare è imparare a dire la verità. Il che non è semplice, perché la sinistra crede di essere la verità, e quindi non sente il bisogno di dirla. […]
La verità è fatta di solito di cose semplici, di idee spiegabili, di parole chiare. Senza cineserie sociologiche e senza vaniloqui consolatori.
Un gigante rispetto la nostra quotidianità, una lezione di stile, di sagacia e di saggezza, che andrebbe imparata a fondo proprio in questi giorni e credo anche nei prossimi.
Un applauso a Edmondo Berselli.