«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa
ALLA FINE DEL SONNO
Willem Frederik Hermans
Traduzione di Claudia Di Palermo
Adelphi 2014
Stavo per una volta leggiucchiando qualche commento o recensione, come dicono lorsignori, a questo Alla fine del sonno, cosa che di solito non faccio, un po’ perché sono pigro e un po’ spesso mi viene da dormire o il mal di pancia dopo poco.
Leggevo giusto ora un commento nel quale si dice che lo scrittore olandese, cioè questo Willem Frederik Hermans ha una “cifra netta” (io non riesco mai a dire “cifra netta”, adesso me lo scrivo su una mano così domani non farò altro che dire “cifra netta”) e pure una “piattaforma pluriforme” (non so a cosa si riferisca, sono saltato direttamente a metà recensione, penso che lo spiegasse prima) – orpo! bello pure “piattaforma pluriforme”, me lo scrivo sulla mano anche quello – e quindi la “cifra netta nella piattaforma pluriforme” dello scrittore (c’è gente di quelli che si definiscono scrittori che per me se gli dicono che hanno una “cifra netta nella loro piattaforma pluriforme” gli viene un orgasmo immediato) quindi dicevamo, che la “cifra netta nella piattaforma pluriforme” di Hermans (sarebbe l’autore, se vi siete persi) è… ta-ta-ta-ta-ta… la metafisica.
Osti-bo-bo-bo-bo… avete presente come fa Guccini? Osti-bo-bo-bo-bo… fa così.
Ma te l’immagini te uno scrittore di quelli normali, normalmente vanitosi, intendo, magari un giornalista che si mette a fare lo scrittore che per me sono i più vanitosi di tutti, se escludiamo le finte-cuoche rifatte diventate scrittrici, ma quelle sono Fuori Categoria, come si dice, te l’immagini uno di questi che su Il Sole24Ore gli scrivono che la “cifra netta della sua piattaforma pluriforme è la metafisica”? Questo altroché orgasmo, a questo gli partono i fuochi artificiali!
Ma non è mica finita! C’è anche scritto che si “intravvede in lui quello spiritus phantasticus che è tipico, per esempio, del De insomniis di Sinesio.”
No dai, io mi arrendo… spiritus phantasticus del De insomnis di Sinesio? Io dichiaro tutta la mia ammirazione per Andrea Gentile, che firma la recensione. Dico sul serio, ammirazione totale, uno dei migliori critici letterari che abbia mai letto.
Basta, non leggo oltre né altro, anche perché ne vedo una da Il Giornale che, non so se ve l’avevo detto, ma non è esattamente la mia lettura preferita.
Quindi mi fermo qui.
Non ho detto nemmeno una parola sul libro.
Eh lo so, ma a buon intenditore poche parole… e quindi a più che buon intenditore manco una parola.
Dico solo che Alla fine del sonno io dovevo tirarmi degli schiaffi per restare sveglio e quindi alla terza sera quando dovevo leggere come finiva ho pensato che di prendere altri schiaffi non avevo voglia e per questo non lo so cosa succeda alla fine del sonno. Penso niente.
D’altronde da una storia metafisica di un olandese che va in Norvegia e insieme a tre norvegesi fa una specie di trekking sconclusionato in una landa dimenticata da dio e pure dagli stessi norvegesi, dove non c’è niente, non succede niente di interessante e tra loro non hanno niente da dire, come è tipico dei tipici norvegesi d’altronde, a meno che non siano ex-nazisti o aspiranti suicidi o ubriaconi che cantano, cosa volete tirare fuori se non di prendervi a schiaffi per non dormire?
Ringrazio sentitamente Adelphi e il Sig. Hermans e pure i regni di Nederlandia e di Norvegia, ma non credo che nel futuro prossimo mi dedicherò ad esplorare ulteriori piattaforme pluriformi metafisiche.
Non che non apprezzi lo spiritus phantasticus nederlandonorvegico, ma sapete com’è… ubi maior minor cessat.
Sei un monumento!
M’hai fatto sbracare dalle risate e, siccome sono dal parrucchiere m’ hanno detto “signo’… che stai a legge’ ‘e barzellette? Ce fai ride pure a noi?”…
Ma non so se glielo leggo ‘sto post… sai… il rumore dei phon disturberebbe!
Qua ce vo’ ‘n silenzio quasi mistico. ..
Bravo!
:) … ero indeciso tra non dire niente del libro visto che nemmeno so come va a finire o scrivere delle cretinate… non ho dovuto pensarci tanto