«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa
UNA MOGLIE GIOVANE E BELLA
Tommy Wieringa
Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo
Iperborea 2016
Commento di Cornelio Nepote
Guagliò, Tommy Wieringa è un bravo scrittore, che s’impegna, che sa fare, che ha scritto libri apprezzabili. Diciamo pure libri bellissimi.
Ma chisto Una moglie giovane e bella è ’na piagnuculatina da femminelle, di quelle femmine piagnucolose che ci piace la storia che fa chiagne, chiagni e di’ che c’ha raggione che so’ tutti degli strunzi gli ‘ommine che nun capiscono non sanno fare la loro parte sono delle cape d’asino.
Però sapete che mi sovviene? Mi sovviene che ci stanno sicuramente anche degli ommini che dicono Ah ma io sono proprio d’accordo con Tommy Wieringa, mi ci immedesimo, anche io..sapeste… l’amore finito, la famiglia, il figlio, il matrimonio è la tomba dell’ammore… quante volte l’avete sentito eh? dite dite… quante volte… la separazione, ci siete passati?… sapete che vuol dire? lo sapete o non lo sapete? o nun ve ne fotte nu cazz e pensate solo a Tommy lo scritturo? Sapete che vuol dire quando scoprite che non c’era niente di vero? Tutto quello che avevate immaginato… non c’era niente di vero, lei era finta, voi eravate finti, la famiglia era finta, anche le chiavate erano finte… lo sapete o non lo sapete che vuol dire? Perché se non lo sapete allora tacete, fate sto favore e tacete. Ma se invece lo sapete, allora, sto librettino del Tommy Wieringa che fa pure la sceneggiata degli animali che soffrono e mi diventa vegetariano, oltre che un povero strunzo cacciato da casa dalla moglie, che quando uno s’infogna poi non ne ha mai abbastanza, più si può infilare con la testa dentro la cloaca e più ci s’infila, che non bastava essere cacciato di casa come uno strunzo e rendersi conto di quanto strunzo si era nato, pure uno strunzo animalista vegetariano c’era bisogno di farlo diventare quel cristone?
Aho’ Wieringa, ma te lo sai che vuol dire essere cacciato come uno strunzo e poi passare la vita a cercare di convincersi che si è proprio nati strunzi? Eh lo sai?
E se c’è qualcuna che s’intigna io dico che può andare a fare le fotografie alle marmellate, hai capito tu? Vai a fare le fotografie alle marmellate!!! Che io sarò pure strunzo quanto volete ma questo rimane lo stesso una scureggina di libretto. Perché io ci vorrei parlare con Wieringa, qui sulla terrazza coi fichi d’india e i crisantemi, a bere del succo di limone e vino dolce. Ci vorrei parlare e dire, Ma Tommy, ragazzo, ti è capitata personalmente questa brutta situazione? O a un tuo amico? È una cosa biografica vero? Perché lo capisco sai, prima scrivi libri bellissimi e poi te ne esci con la cacatina, sono cose che segnano, ci si vuole sfogare, darsi tante colpe, darsi le colpe allevia i dolori, anche se per poco, poi la paghi a mazzate in testa, ma subito subito allevia i dolori, Tommy lo capisco, ma senti, però tu che sei un così bravo scrittore, perché di questa brutta situazione hai voluto scrivere questo libercolo? Cosa pensavi? Cosa volevi dimostrare con la scureggia? Che l’uomo è uno strunzo? Ma Tommy, tutti lo sanno, l’hanno già scritto e cantato e pure cinematografato, che serviva la tua scureggina? A quelli che vogliono sentire sempre lo stesso rosario, i recitanti del rosario a quelli pensavi?
Volevi dire che l’amore finisce? O che ci si accorge di aver sposato una persona sconosciuta? O che si capisce di essersi detti delle fesserie? O che alla fine arriva la crisi e il libro finisce? Tommy, spiegati, cosa pensavi eh? Di essere originale? Con quella storia lì, con quel finale lì, con quei dialoghi lì? No, questo no, non si può crederci. Hai raccontato una storia noiosa, una storia già raccontata facendo credere di avere qualcosa di nuovo da dire, ma non ce l’avevi. Avevi solo una storia qualunque, di uno qualunque di noi, una storia che hai dovuto incipriare e festonare un poco per scriverci un libro, ma è un trucco da lungomare, non una cosa seria. Questa è la mia verità. Forse volevi solo essere commovente? Questo può darsi, ma chi volevi commuovere e perché? E poi, e poi, tutto quel senso di colpa, la colpa, colpevole, incolpato, noiosamente distrutto, tradito dalla traditrice, rimproverato dal doppiogiochista, è tutto uno scatafascio, per colpa della colpa. È incomprensibile. Volevi spiegare che le cose s’attorcigliano e si ribaltano? E pensi che io non lo sapessi già? Pensi che non sia mai stato uno strunzetto in balia delle cose che si attorcigliavano e si ribaltavano e sia stato sballottato di qua e di là e sbattuto di sopra e di sotto senza sapere cosa fare? Questo pensavi? Sono idee inopportune, libri inopportuni, questi Wieringa che scrivono quando dovrebbero piuttosto fare delle sedute spiritiche o frequentare bordelli. Dico No, io dico No, non me ne faccio niente di un Wieringa così.
Vi saluto. Vostro.
Cornelio Nepote
Beh, sono contenta di averti letto, almeno evito di compare una sola! non che ne avessi intenzione, ma almeno sono sicura…. complimenti per lo stile aulico….
Lo stile è un vestito su misura, quello che serve è una buona sartoria.
PS: evita il libercolo, Wieringa ha scritto di molto meglio
sì, il messaggio è chiarissimo ;)
Questa cosa te la devo scrivere, quando ho visto che avevi letto “una moglie giovane e bella” ho pensato, ecco siamo alla resa dei conti. Se Cornelio scrive che questa schifezza di libro è un capolavoro giuro che non lo leggo più. Fiuuu un sospiro di sollievo, :D comunque a me è sorto il dubbio che quel Werlinga la, quello di “questi sono i nomi”, meraviglia delle meraviglie, non può essere assolutamente lo stesso autore di questa roba qua illeggibile…. non l’ho voluto tenere neppure nella mia libreria, e per la vergogna di regalarlo l’ho messo in scambio in quelle pagine anonime su facebook :D
Cornelio non vuole risponderti perché ha un debole per le donne che lo minacciano e potrebbe sdilinquirsi.
Mah, non so che dire, anche io mi faccio la stessa domanda, ogni tanto (o forse spesso) capitano questi casi di libri che sembrano scritti da autori diversi e non ci si raccapezza di come uno possa passare dal sublime alla schifezzuola (lo stesso dicasi per Brokken, per citare un altro caso). Non so se sia l’editore che costringe il poveretto a produrre qualcosa anche se non ha niente di valido oppure se è l’autore che non riesce a capire il valore di quello che scrive. O altro. Non so, davvero.
Comunque se per caso lo rivuoi avere, te lo regalo.