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«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa

Qualcuno cammina sulla tua tomba – Mariana Enriquez

QUALCUNO CAMMINA SULLA TUA TOMBA – I miei viaggi nei cimiteri
Mariana Enriquez
Traduzione di Alessio Casalini
Caravan 2016

È tempo di Book Pride milanese, la fiera dei piccoli editori, piccole dimensioni ma grandi aspirazioni, piccolo è bello, come furetti e micromondi. Editori di moda, editori rampanti, editori che escono dall’ombra per la durata di un banchetto, editori di tendenza tra chi le tendenze le annusa come primavere in arrivo. Piccoli editori. Gli ultimi sopravvissuti della Belle Epoque degli intellettuali e l’avanguardia del mondo delle nuove lettere, un po’ libri e molto social, occhio lungo e artigli scattanti, gente da scaffali e bistrot, un po’ artigianato industriale e un po’ cacciatori di fantasmi, Pronta la colazione! Sfogliatella alla crema e sfogliatina di pagine. Piccoli editori. Ingegnosi, presuntuosi, iperconnessi e sempre presenti, tu scrivi lui risponde, tu commenti lei stellina, sono la modernità nella tradizione, rimodernatori di abiti sformati, virali e ossessivi, markettari e spericolati. È un mondo vanitoso e speranzoso, con contorno di ballerine coi calli e saccentoni debordanti, sportine di tela svolazzanti come assalti di piccioni, fanno tendenza e sostanza, ma tu c’eri? no, no c’ero… sai ho sentito dire che… quella ha commentato… che brutto stronzo… cara sei proprio… sai ho smesso di fumare… ora inalo polvere di bacche di goji… devi provare… fa miracoli… hai letto l’ultimo di… è un capolavoro… come il penultimo… come quello della… lei è divina… ha uno stile… come lo si può definire?… ficcante? ficcante! È un mondo che palpita e scava. Scava e scova. Tipi strani, modi strani, arruffati.

E tra gli arruffati, un posto speciale l’ha Caravan Edizioni e Mariana Enriquez.

Adovo Maviana Enviquez. La amo di un amore forse più carnale che platonico, ma senza dubbio sempre amore è. Mi piace leggerla. È brava a tenere compagnia. È una scrittrice da compagnia. Ha sostituito Valeria Luiselli dopo la caduta nello stereotipo yankee con la messinscena dei denti. La Valeria Luiselli dei primi due libri era femminile e orgogliosa. Ci rivedo Mariana Enriquez, con in più però la spregiudicatezza argentina dell’uso del corpo come strumento di artista. Mariana Enriquez è spregiudicata e fintanto che lo rimarrà sarà un piacere leggerla, come compagnia.

È arrivata senza farsi notare. L’annuncio fu Quando parlavamo con i morti, una raccolta di racconti presi un po’ di qua e un po’ di là, come al supermercato. Sottovoce. Vincenzo Barca lo segnalò. È un gran signore. Lo saluto con molta cordialità. Fu amore. Immediato. Provocatrice, abile nel disegno delle traiettorie e nei paradossi. Scrittrice enigmista e cocciuta. Poi venne questo Qualcuno cammina sulla tua tomba. Diaristico e biografico. Di nuovo il gusto della provocazione e il gusto del macabro resi con ironia leggera e accenno di perversione. È lei che fa la turista in giro per cimiteri. Da quelli famosi come il Cimitero di Staglieno a Genova, a quelli che non esistono più come quello degli Innocenti di Montparnasse, visita la città dei morti di New Orleans e la Bird Girl di Savannah (se non avete mai sentito la canzone di Antony, ora avete l’occasione per farlo). La troviamo in Argentina, in Perù, in Australia e in Germania. È un Grand Tour per cimiteri riprodotto non con lo sguardo della guida turistica, ma con quello di chi inventa storie e mistifica la realtà. I cimiteri sono il suo palcoscenico, lei è la gran dama dell’opera, la voce narrante, la sagoma danzante e la presenza che seduce e inganna. Mariana Enriquez ha la padronanza del racconto di cui dispongono i giornalisti cinici o i grandi presuntuosi. Ha anche la presenza fisica che solo le donne altrimenti anonime possono concedersi senza strafare. La padronanza di chi scavalca le titubanze con un’alzata di spalle. Mariana Enriquez mette in fila visite a cimiteri come tessere di un film sgranato che manda lampi e fotogrammi. Racconta dei personaggi pittoreschi e delle storie popolari che fanno dei cimiteri luoghi vivi e vibranti. Li racconta dal suo punto di vista, quindi forse è tutto una gran menzogna oppure la fantasticazione di una squinternata. In molti luoghi i cimiteri sono sede di mercati, di traffici e incontri, a volte di mercimonio e di patti o tradimenti. Possono essere teatri di strada e locande con ristoro popolare. Qualcuno cammina sulla tua tomba è il tipico libro da piccolo editore.

Caravan lo è senza dubbio. Piccolo, forse microscopico, saranno in due o tre a dir tanto. Stralunato oltre che piccolo. Le edizioni di Caravan sono una sfida al comune senso della normalità. Sono talmente precarie che ti domandi come si reggano. Lunga vita a Caravan! Qualcuno cammina sulla tua tomba è in commercio ma introvabile. Non è mai apparso su Amazon o IBS, non è distribuito, a Milano forse nessuno l’ha mai visto. Con chi l’ha visto possiamo fare un gruppetto e andarci a bere un bicchiere di vino insieme per raccontarci come siamo riusciti a possederlo. Un tavolino basterà di sicuro. Se domandate a un libraio qualunque vi risponderà sconsolato che non c’è un distributore. Un libraio intraprendente proverà invano a mandare email. Forse a nord della pampas ciociara Qualcuno cammina sulla tua tomba non è mai sbarcato. È specie aliena. Montagne e fiumi la frenano. Qualcuno a Roma potrebbe averlo incrociato, ma per sbaglio, per un caso. L’unico modo di averlo sembra quello di intercettare il banchetto di Caravan in una qualche fiera. Io l’ho fatto contrabbandare proprio da Roma. Se a Book Pride Caravan è presente, avete un’occasione che potrebbe non ripetersi. Se non c’è, allora che Zeus vi aiuti se volete leggerlo.

Ma non basta. Mariana Enriquez stessa è elusiva. Si confonde nei generi. È appena uscita una raccolta di racconti, questa volta non pescando di qua e di là, ma proprio una raccolta di racconti ufficiale. La pubblica Marsilio e si intitola Le cose che abbiamo perso nel fuoco e ha un racconto in comune con Quando parlavamo con i morti. Quello più scenografico e schiaffeggiante. Donne che si bruciano. Se la cercate tra gli scaffali della narrativa facilmente non la troverete. Le due o tre copie, se va bene, potrebbero essere finite tra i noir francesi e i gialli svedesi. Si sa, è Marsilio. Anche se Mariana Enriquez non c’entra niente con i giallisti, eppure ha un senso lo stesso. Mariana Enriquez sfugge, si nasconde, scivola tra i generi e scompare alla vista. Ci sono autori così. Poi magari li riscoprono tra dieci anni o anche venti. Ma intanto compaiono un attimo e subito vanno a infrattarsi. Spero solo non sbandi nella fiction yankee.

Se volete scommettere, io dico che a Book Pride non la trovate. Ci si incrocia là, anonimamente, estranianti, senza un cenno, nemmeno un leggero tic al mento. Con la sportina di tela e dentro niente, o quasi.

P.S.: Volete sapere una cosa da ridere? Cornelio Nepote, quel vecchio caprone, si commuove un po’ ogni volta che sente questa canzone.

P.P.S: Claudia Durastanti scrive un ottimo pezzo per Pixartthinking dove parla anche di Mariana Enriquez e della raccolta di racconti per Marsilo. Mi sa che nemmeno lei è riuscita a trovare questo introvabile qui.

5 commenti su “Qualcuno cammina sulla tua tomba – Mariana Enriquez

  1. beatrice
    27 marzo 2017

    Proprio oggi, dopo aver letto la sua recensione, entro in libreria (alternativa è vero, predilige piccoli editori) e trovo subito tra le novità la raccolta pubblicata da Marsilio. E dire che abito in una piccola provincia del centro-sud.

    • 2000battute
      27 marzo 2017

      Le librerie indipendenti sono la salvezza

    • 2000battute
      28 marzo 2017

      Le librerie indipendenti sono l’unica salvezza.

  2. Baba @ilibrinvaligia
    25 marzo 2017

    Un po’ libri e molto social. Perfido come sempre.

    • 2000battute
      25 marzo 2017

      ahahah… mi sono distratto e Cornelio Nepote ha pigiato dei tasti

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Questa voce è stata pubblicata il 25 marzo 2017 da in Autori, Caravan, Editori, Enriquez, Mariana con tag , , , , .

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