«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa
LE MONTAGNE DELLA FOLLIA
Howard Phillips Lovecraft
Traduzione di Andrea Morstabilini
il Saggiatore 2017
Il Saggiatore fa uscire una nuova traduzione di un grande classico della cosiddetta letteratura dell’orrore, definizione che fa un poco sorridere visto che dello sgomento forse provocato da Lovecraft ai lettori di inizi del ‘900, oggi, nei lettori spietatamente cinici e chiusi in carapaci di disillusione, come penso siate anche voi tre o quattro e di sicuro sono io, fa l’effetto di un innocuo, simpatico e fantasioso racconto.
Andrea Morstabilini, il traduttore, si prodiga in maniera apprezzabile per tenere alta la tensione emotiva della storia anche attraverso peripezie lessico-stilistiche.
Persino le foto non mostrano che una o due tipologie di quell’infinita eccentricità, della varietà senza limiti, dell’imponenza preternaturale, e dell’esotismo supremamente alieno.
Lovecraft, forse inutile ricordarlo, emerge in ogni caso come un maestro della rappresentazione fantastica. La sua descrizione delle inconcepibili vette orrorifiche e della città perduta nelle più remote province del tempo è strepitosa e magistrale. La perdita dell’innocenza che impedisce di essere realmente turbati dalle immagini lovecraftiane non riduce la magnificenza dell’immaginario dell’autore. Solo il ricordo dell’insuperato e insuperabile viaggio antartico del Gordon Pym, con il suo profumo di mistero e il fascino ancestrale che Poe sapeva creare, ne definisce i limiti della fantasia.
Le montagne della follia rimane ancora un libro splendido da leggere in un giorno di ozio e noia per aprire una finestra su un mondo di fenomenale ricchezza scenica, pittorica, visuale. È una lettura sì leggera, ma efficace nel sollevare il lettore dalla sua poltrona o divano o perfino letto e trasportarlo in mondi di forze oscure e passioni, profondità infinite ed esploratori, eternità da attraversare nello spazio di un racconto.
W LA LEGGEREZZA!!!