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«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa

Lascia fare a me – Mario Levrero

LASCIA FARE A ME
Mario Levrero
Traduzione di Elisa Tramontin
La Nuova Frontiera 2018

È appena uscito ma se lo cercate in una di quelle librerie con le pile di nuove uscite subito davanti all’ingresso è probabile che non lo troviate – Eppure, è appena uscito e qui ci sono le ultime uscite, ma dov’è? Non c’è! – se invece andate in quelle altre librerie, diciamo quelle con le nuove uscite in orizzontale anziché in verticale, allora potreste trovarlo tra le nuove uscite. Restando alle prime librerie, poniamo caso che ci siate in una di queste e non abbiate voglia di procedere per strada fino a raggiungere una delle seconde, o magari siate tipi cocciuti che prendono la vita di punta, o le librerie di punta – È una nuova uscita, per dio, deve pur esserci da qualche parte! – allora preparatevi a scorgerlo ad esempio in un angolo, al piano basso di una scaffalatura, due copie tenute insieme con l’elastico. Eccolo, finalmente, il piccolo Levrero, il grande Mario Levrero.

Mario Levrero non è scrittore da librerie con le ultime uscite in verticale. Questa è buona regola per tutti gli uruguaiani. È fuori luogo, pesce fuor d’acqua, non si fuma e lui invece deve fumare, ci si atteggia e lui invece sghignazza con l’occhio obliquo da porco. Il vestito buono è quello della bisca, il profumo è di tabacco biondo, per scrivere vanno bene fogli sgualciti. E la scrittura? Bé anche quella sa di tabacco, è sgualcita, sghignazza e si fissa sulle curve ampie. Ma anche volteggia attorno a una storia che può sembrare strampalata secondo il canone della vita ordinata, ma che a guardar meglio, vuole invece presentare un gran personaggio, tal Juana Pérez, donna di irresistibile avvenenza e superba eleganza, oltreché gran puttanone della cittadina di Penuria.

Levrero, agli ordinati, secondo la mia interpretazione, vuol far credere che un certo scrittore misterioso, che si firma Juan Pérez, sia l’interrogativo del romanzo e il narratore, un evidente alter ego dello stesso Levrero, ne sia avventurosamente alla ricerca. Chi sia alla ricerca di chi e di cosa, chi si chiami con un certo nome, dove ci si trovi e perché, la storia invece di chiarirlo lo confonde sempre di più ed è per questo che l’impressione diventa sospetto e poi ilare certezza: l’ordine lo si trova solo tra le cosce del gran femminone, il resto è la solita vita rattoppata.

Cosa resta? Ma dipende, come sempre, si preferisce verticale od orizzontale? Può non restare niente, voilà, come per magia, passa senza lasciar traccia. Oppure resta un volteggio, un ricamo attorno a un paragrafo, Juana gran femmina, odorosa di pelle e profumo, la bettola del Turco, un libro firmato da un fantasma, una scrittura sorridente che ruzzola lentamente, un mondo irreale di macchie di colore sfumate dalla calura.

Mario Levrero è gran virtuoso del racconto dal ritmo argentino, ironico senza aggiungere spiegazioni, manipolatore di personaggi annoiati, prosatore di note basse, inventore di luoghi.
Io già lo amo, a palme aperte.

Provo un pudore estremo nei confronti di certi argomenti, al punto che, quando vedo un video porno, preferisco andare avanti veloce sulle parti cliniche o fisiologiche, schiacciando il tasto forward; ciò che cerco è la bellezza e la grazia dei corpi femminili, che elevano lo spirito. E sebbene la critica abbia ingiustamente evidenziato un’influenza della pornografia nella mia letteratura, non mi piace dilungarmi sui dettagli che chiunque può immaginare, non ci sono troppe variabili possibili su quel vecchio tema.

2 commenti su “Lascia fare a me – Mario Levrero

  1. Nicola
    22 novembre 2020

    È appena uscito per La Nuova Frontiera il primo volume della ‘trilogia involontaria’ di Levrero, La città. Da non perdere!

  2. Nicola
    10 ottobre 2018

    Che gran scrittore Jorge Mario Carlotta Levrero…per fortuna oltre a Lascia fare a me (sia benedetta La nuova frontiera! ), sono stati tradotti da Calabuig altri tre suoi libri che sto divorando…e centellinando!

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Questa voce è stata pubblicata il 7 luglio 2018 da in Autori, Editori, laNuovafrontiera, Levrero, Mario con tag , , , .

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