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«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa

La donna nuda – Armonía Somers

LA DONNA NUDA 
Armonía Somers 
Traduzione di Laura Putti
Ventanas 2023

Questa è una storia di donne, tutte a loro modo ambivalenti, a partire dall’autrice, passando dalla protagonista e finendo alla traduttrice ed editrice. Credo che vada tenuto in considerazione questo aspetto, non so bene come, ma per qualcosa di certo conta. Dell’autrice, uruguaiana, novecentesca, di cui Armonía Somers è uno pseudonimo, la breve biografia dice essere stata scrittrice e femminista, famosa e a lungo ignota. Celarsi dietro pseudonimo ha un indiscutibile fascino, la rinuncia ad apparire pur apparendo incuriosisce e irrita, fascino superato forse solo dallo sdoppiarsi in eteronimi, di cui Pessoa è stato ineguagliabile maestro, nascondersi in piena vista si dice essere il modo migliore per nascondersi. Non conosco Laura Putti, come non conosco quasi chiunque, però è stata lei stessa a suggerirmi l’autrice, il libro che ha tradotto e la casa editrice che ha fondato. Ha scelto bene ogni cosa, autrice, libro, casa editrice e suggerimento. Infine La donna nuda, titolo e protagonista del libro che definirei una nouvelle, non un romanzo, non un racconto, ma una nouvelle, secondo quanto scriveva Ricardo Piglia nel suo Teoria della prosa e che io didascalicamente introietto e riporto. Il genere della nouvelle ha intrinseca un’ombra di ambiguità che parte dalla natura stessa definita più per esclusione che per inclusione, né un romanzo, né un racconto. Ambiguità che traspira da ogni pagina de La donna nuda, ambiguità sfacciatamente rovesciata sui lettori, come guanto di sfida di un tempo quando ancora ci si sfidava a guantate in faccia, ambiguità fiera della macchinazione inchiostrata per ingarbugliare la ragione distesa dei lettori di Armonía Somers. Ancora dalla breve biografia si citano le furiose polemiche sorte a seguito della pubblicazione del libro e il fatto che l’autrice si astenne dal prenderne parte. Certo, è del tutto comprensibile, come fosse il proseguimento naturale della storia, il sequel si direbbe oggi, secondo il gusto contemporaneo.   

La donna nuda è libro che si presta a varie interpretazioni e molteplici angolature. È la sua qualità e il motivo che rende la lettura una spirale onirica. Una donna nuda è la protagonista e il tratto che la definisce e la rende il fulcro della storia è di essere nuda. Ha qualche altra caratteristica che ne aumenta il carattere misterioso, come il vagare incomprensibile, un ambiguo sentimento di amore e l’essersi tagliata la testa per poi averla rimessa al suo posto. Sono dettagli però al confronto della nudità, semplice, letterale, definitoria nudità. È la donna nuda, non altro.

La donna nuda ha però anche un nome e un cognome, Rebeca Linke, fatto piuttosto strano se fosse un normale fantasma, angelo, strega, madonna o altri personaggi canonici del genere.
Quindi, ha un’identità anagrafica, cioè è oggetto burocratico, è nuda, possiede alcune stranezze aggiuntive e vaga nella campagna povera e infestata da rovi e sterpaglie. Questo per quanto riguarda il personaggio. Il fatto invece attorno al quale ruota la nouvelle è che la donna nuda appare una notte, forse in una casa, forse in un sogno, poi incontra alcuni contadini. Da quegli incontri tra popolani e donna nuda si sprigionano le fiamme, fiamme della ragione inesistente, fiamme della fede che si sbriciola, fiamme materiali che avvolgono il misero borgo.

Come interpretare? Somers ne suggerisce una di possibilità e ammicca ad altre. Quella che suggerisce è ovvio motivo di scandalo: non è Cristo che ritorna tra gli uomini, è Eva a ritornare, peccatrice e nuda, ma anche pura, indefinibile, portatrice d’amore e di follia, inevitabilmente di morte per i miseri uomini tranne uno, quello che la ingravida, il nuovo Adamo, da cui tutto potrà ricominciare da capo. Oppure è solo un sogno di Rebeca Linke, una donna di cui non sappiamo nulla più che il nome e l’età, trent’anni, ed è un sogno rivelatore della condizione esistenziale. Forse invece è l’allucinazione del popolano che per primo ne ebbe una visione notturna e a causa di quella perse la ragione. O ancora è un’allegoria che cela una rivendicazione, un manifesto politico, una chiamata all’azione. Però potrebbe anche essere una storia di demoni, la donna nuda, ambigua, causa di follia e autodistruzione, è un’entità infernale che può tagliarsi la testa senza morire, è l’angelo caduto che condanna definitivamente gli uomini, la chiesa brucia nel rogo e con essa il prete caduto nella pazzia, è la fine.

Chi sia la donna nuda non si sa, cosa sia invece sì, una gemma recuperata dalla polvere del tempo.

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Questa voce è stata pubblicata il 7 Maggio 2023 da in Autori, Editori, Somers, Armonía, Ventanas con tag , , , .

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