«Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni.» –Tomasi di Lampedusa
Ho riflettuto a lungo se mettere una specie di classifica che non vuole però essere una classifica, o una selezione, qualcosa come quando si pensa a “le persone che mi hanno strappato il cuore”, senza per questo voler dimenticare chi il cuore magari non l’ha proprio strappato dal petto a morsi, ma a cui, comunque, non per questo si vuole meno bene o si prova meno affetto. Una cosa del genere, anche se la lista dei libri è molto più lunga di quella delle persone, perché non è la stessa cosa … lo dico per non essere frainteso, che poi qualcuna pensa male e magari mi chiede pure «senti tu, maaaaa… cos’è che intendevi, esattamente?», domanda alla quale dovrei rispondere «niente… era solo per dire»… meglio lasciar perdere questo discorso.
Insomma, pensavo se era il caso di fare questa pagina de Gli imperdibili, secondo me e alla fine mi sono deciso, dopo aver rifiutato sdegnosamente proposte che mi sono arrivate di tanto in tanto.
«Perché non metti le stelline?» No.
«Perché non metti un giudizio… Mi piace/Non mi piace/Buono/Favoloso/Schifido e così via?» Naaaaa-ah.
«Perché non metti pollice su o pollice giù oppure faccia sorriso o faccia smorfiosa?» NO E NO!
«Perché non metti…» Ho detto di NOOOOO… non metto niente… per chi mi hai preso? Per l’oroscopo? … se vuoi leggere leggi tutto se non vuoi leggere non leggere… e basta con ‘ste stelline, manine, faccine, votini, ciò quarant’anni suonati e tutti questi diminutivi non li sopporto più!
Quindi, eccoli qua, limitatamente alla narrativa, rigorosamente in ordine alfabetico per cognome, l’unico di senso compiuto.
Sia lode ora a uomini di fama – James Agee e Walker Evans
Imperi dell’Indo – Alice Albinia
Sanin – Michail Petrovič Arcybàšev
Il pappagallo di Flaubert – Julian Barnes
La donna che scriveva racconti – Lucia Berlin
Il deserto – Jorge Baron Biza
Molloy–Malone muore–L’innominabile – (Trilogia) – Samuel Beckett
Pietroburgo – Andrej Belyj
Cemento – Camminare – Thomas Bernhard
Un leone nel parco di Palermo – Adolfo Bioy Casares
Notturno cileno – Roberto Bolaño
La polvere del mondo – Nicolas Bouvier
Anime baltiche – Jan Brokken
Mascaró, il cacciatore americano e Sudeste e In vita – Haroldo Conti
Il grande fiume Po – Guido Conti
Il gioco del mondo (Rayuela) – Julio Cortázar
Autunno tedesco – Stig Dagerman
La furia del mondo – Cesare De Marchi
Autore ignoto presenta – Antonio Delfini
Quando parlavamo con i morti – Mariana Enriquez
Gli anni – Annie Ernaux
Mosca-Petuški e altre opere – Venedikt Vasil’evič Erofeev
Il giorno della madre – José Pablo Feinmann
La cognizione del dolore – Carlo Emilio Gadda
Il sacrificio del fuoco – Albrecht Goes
Ferdydurke – Witold Gombrowicz
La riva delle Sirti – Julien Gracq
Tutto scorre… – Vasilij Grossman
Ragioni per vivere – Amy Hempel
Nessuno accendeva le lampade – Felisberto Hernández
Le femmine – Vecchio scorticatoio – Wolfgang Hilbig
Un terribile amore per la guerra – James Hillman
Trilogia di Fabio Montale – Jean Claude Izzo
Congetture su Jakob – Uwe Johnson
Ulisse – James Joyce (trad. Gianni Celati)
1948 – Yoram Kaniuk
La morte dell’avversario e Commedia in minore – Hans Keilson
Non temere e non sperare – Yehoshua Kenaz
LTI – La lingua del Terzo Reich – Victor Klemperer
Satantango – László Krasznahorkai
Endurance – Alfred Lansing
Lo scontro quotidiano – Manu Larcenet
Solaris – Stanislaw Lem
Le parole sono pietre – Carlo Levi
Il sogno del villaggio dei Ding – Yan Lianke
Sotto il vulcano – Malcolm Lowry
Il commesso e L’uomo di Kiev – Bernard Malamud
Tutto il ferro della torre Eiffel – Michele Mari
In Paradiso – Peter Matthiessen
Vite minuscole – Pierre Michon
Dissipatio H.G. – Guido Morselli e Divertimento 1889
Raccattacadaveri – Juan Carlos Onetti seguito da Il cantiere
Il pozzo – Juan Carlos Onetti
Tito di Gormenghast – Mervyn Peake
Specie di spazi – Georges Perec
L’anno nudo – Boris Pil’njak
Hotel a zero stelle – Tommaso Pincio
Germania, Germania! – Felipe Polleri
Tigre per sempre – Horacio Quiroga
Piove all’insù – Luca Rastello
Pedro Páramo – Juan Rulfo – La pianura in fiamme e Il gallo d’oro
Cicatricie e Le nuvole – Juan José Saer
Incerta gloria – Joan Sales
Il giovane Holden e Three stories – J.D. Salinger
Gli amori di mia madre- Peter Schneider
Prima pagare poi ricordare – Filippo Scòzzari
Leggende del deserto americano – Alex Shoumatoff
Zoo o lettere non d’amore – Viktor Šklovskij
L’uomo che si innamorò della luna – Tom Spanbauer
Picnic sul ciglio della strada – Arkadi e Boris Strugatzki
Destinatario sconosciuto – Kressmann Taylor
La torre – Uwe Tellkamp
Il Silmarillion – J.R.R. Tolkien
Ultimo parallelo – Filippo Tuena
Lettere a Theo – Vincent Van Gogh
La schiuma dei giorni – Boris Vian
L’aviatore – Evgenij Vodolazkin
Angeli minori – Antoine Volodine
Questi sono i nomi – Tommy Wieringa
Buonasera. Grazie dell’interessantissimo blog. Naturalmente non si può leggere tutto, forse solo Jacob Mendel ci riusciva. Ma mi domandavo se le è mai capitato di leggere uno dei due romanzi di Yaakov Shabtai. Penso in particolare ad “Inventario”, ma anche ad “In fine” (entrambi editi in Italia per i tipi di Feltrinelli). Il primo è considerato all’unanimità un capolavoro, non solo della letteratura israeliana. Grazie. Un cordialissimo saluto.
Yaakov Shabtai non l’ho mai letto. Me lo segno perché la letteratura israeliana riserva spesso grandi e piacevoli sorprese. Grazie della segnalazione.
Beckett su tutti di una spanna
Forse, ma arrivati a certe altezze è difficile per noi giù a terra distinguere chi sta una spanna più su o più giù.
Ho già commentato ma il mio commento, dopo essere comparso inizialmente, è successivamente sparito. Chiedo lumi.
Ciao e grazie
giulio Luppi
non so fa tutto da solo
Limitatamente a Bioy Casares, io credo che abbia scritto di meglio di ‘Diario della guerra al maiale’, ad esempio ‘Il sogno degli eroi’ e alcune raccolte di racconti. Li conosci? Inoltre, restando in ambito latino americano, dovresti leggere Sabato, soprattutto Sopra eroi e tombe, libro straordinario anche se non semplice. Ma ti chiedo anche se apprezzi il Bulgakov di ‘Il maestro e Margherita’ o il Melville di Bartleby lo scrivano o l’Hg Wells de L’uomo invisibile o lo Stevenson di Jeckill e Hyde. Sono fuori tempo massimo?
Grazie. Li conosco e li ho letti i libri che cita, sono dei classici. Quelli che trova qui non sono tutti quelli che ho letto e che leggo.
Di Bioy Casares suggerisco tutti i racconti scritti a quattro mani con Borges o a sei mani con anche Silvina Ocampo, i racconti sono probabilmente il suo meglio, qui ne trova solo alcuni.
Ma c’è molta ottima letteratura anche tra quella non elevata a rango di classici, bisogna avere più pazienza per la ricerca ma ne vale la pena.
Scopro solo ora questo suo interessante blog e mi complimento per la raffinatezza dei suoi gusti letterari. Mi permetto quindi di segnalarle qualche opera che potrebbe apprezzare:
Luigi Santucci – Come se
Pomilio – Il quinto evangelio
Carlo Coccioli – Il cielo e la terra
Felipe Alfau – Locos
Buona estate!
Il quinto evangelio di Pomilio l’ho letto e trova il mio commento.
Per gli altri ringrazio molto dei suggerimenti, me li segno e appena ne ho occasione li cerco.
Grazie
A proposito, oltre a Larcenet e Izzo, ti mancano due dei miei preferiti: Soriano e Gore Vidal. Giuliano va letto e accarezzato una volta finito. Tra i classici direi Il deserto dei Tartari di Buzzati.
Mi piace molto l’inserimento di Larcenet, l’ho trovato magnifico
Caro non so come chiamarti, ma mi sei tanto familiare per una identità di gusti e di sano cinismo, è un peccato che un tipo geniale come te (che ho scoperto per caso cercando mr. Niccolò Tucci il “disallineato”, mentre sto leggendo Tiziano Terzani), accetti quella orribile usanza (adottata da carabinieri e giornalisti) del “c’ho”, c’hai, c’hanno”, che in effetti secondo le nostre grammatiche e buonsenso si pronunciano ko, kài, kanno. Sei troppo intelligente, troppo smart, non farlo per favore! Ti suggerisco, se proprio vuoi imitare la forma parlata (ma non ce ne sarebbe bisogno) le forme “ciò”, “ciài”, “ciànno” (che uso anch’io ma solo all’occorrenza). E chiudo, esprimendoti la mia ammirazione per la tua funambolica lingua e il tuo gusto letterario. Vittorio.
Ringrazio sul serio per il suggerimento ed elimino gli orribili c’ho c’hanno e c’hai che trovo, eventualmente sostituendoli con i più simpatici ciò ciài e ciànno.
Per ora ne ho trovato uno (c’ho), ma proseguo la ricerca.
Grazie anche per il resto, fa piacere.
Che universo è quello dei lettori ! Il che conferma che siamo irripetibili e irriducibili.
Un grazie per ogni gusto espresso. Qualche ” imperdibile” lo conosco. Altri buio totale. Per la lettura in genere , in linea di massima, congetturo cosa mi potrebbe piacere. Ma quando compro un libro, le ragioni che mi spingono a portarmelo con me , giuro, sono quasi sempre non calcolate e indecifrabili.
Mi sento di suggerirle di includere tra gli imperdibili Bohumil Hrabal, scrittore praghese morto nel 1997. Sempre che ne abbia voglia legga Ho servito il re d’Inghilterra. Non glielo avrei proposto se non stimassi le sue recensioni. Buona lettura.
Hrabal è autore che mi sono sempre ripromesso di leggere e poi non l’ho fatto. Lo farò prima o poi. Mi segno il titolo che mi suggerisce. Grazie del consiglio.
Che bello leggere i nomi di Dagerman, Hernández, Izzo e tanti altri che vorrei leggere… Il titolo che hai citato di Morselli invece non è stato molto di mio gradimento.
Dissipatio H.G.? Non so, certo è surreale e apocalittico, ma è Guido Morselli in tutta la sua forza. Forse non ti piace Guido Morselli. Anche lui non è uno che volesse farsi piacere a tutti i costi.
Sì, quello: ho scorto in lui un certo autocompiacimento che non ho potuto apprezzare, troppo chiuso in se stesso… ma forse è solo una faccia della depressione.
Nemmeno Angeli minori di Volodine mi è piaciuto, mentre avevo apprezzato molto Scrittori, quindi penso che tenterò una seconda lettura.
P.s. Un paio di link (Mariana Enriquez, Felipe Polleri) non funzionano, portano ad altri articoli.
Grazie della segnalazione, ho corretto i link.
Scrittori lo vorrei leggere.
Ho letto qualcuno degli autori citati, molto bernhard e morselli. Se ami “Il gattopardo” ti consiglio il capolavoro della letteratura sarda: “Il giorno del giudizio”. Se il primo è barocco e luminoso, il secondo è parco e oscuro. Ad immagine e somiglianza della loro gente… io, comunque, sarò, forever, cortazariana….ciao
In realtà non amo il gattopardo, trovo solo quella citazione perfetta nella sua laconicità. Mi segno però “Il giorno del giudizio” che non conosco. Io sempre onettiano. ciao
Non foss’altro che per la sua brevità, leggerezza e originalità, il “Viaggio intorno alla mia camera” di X. de Maistre è consigliabile. Ma ciascuno faccia quel che vuole.
Ringrazio del suggerimento che certamente accoglierò
Di Everett il primo è stato “Ferito”, e di Diaz ho letto per primo “La breve favolosa vita di Oscar Wao”, grandissimi entrambi, per me
ti dico alcuni che mi sono piaciuti molto:
Percival Everett, Russell Banks, Winfrid Georg Sebald, Junot Diaz, Jamaica Kincaid.
mai incontrati?
Sebald è un gigante della letteratura mondiale. Di Everett e Diaz ho letto un libro a testa, senza entusiasmarmi. Banks e Kincaid mai letti
Mi è venuto in mente leggendo il tuo articolo sull’Innominabile di Beckett:Pizzuto? La versione italiana di Joyce e Beckett messi insieme.
di Antonio Pizzuto nulla da dire?
Non conosco, purtroppo. Suggerimento?
A proposito mi accorgo che non ti sei mai accostato a Murakami…
Mi sono accostato a Murakami. Una volta con Norvegian Wood. Non mi è spiaciuto ma non mi è venuta voglia di rileggerlo e poi ti confesso una cosa: io, avendo in antipatia il marketing librario, divento scettico (qualche amico/a userebbe un’espressione peggiore) quando uno scrittore diventa “il caso editoriale” e vende carrettate di libri. Lo associo alla pubblicità e io mi rifiuto di comprare i prodotti che vedo pubblicizzati.
Ho trovato casualmente questo sito tramite una ricerca Google su un libro di Albani (I mattoidi italiani) da te stroncato. Ho visto la lista dei libri recensiti per capire la corrispondenza fra i tuoi gusti e i miei e ho cliccato su Mutis da te stroncato (e da me amato nella sua totalità di prosa e poesia). Concordo con la trilogia di Izzo (buoni sono anche i suoi Marinai perduti e sopratutto Il sole dei morenti – altro che Zorro. Un eremita sul marciapiede della Mazzantini). Sono capitato su questi imperdibili e nei commenti dici che non hai letto Roth (ma Philip, che non mi entusiasma o Joseph, buono soprattutto nei romanzi brevi e nelle atmosfere che riesce a creare come in La leggenda del santo bevitore, Giobbe (!), Confessioni di un assassino). Benchè presente nella “dedica” al sito, non trovo nella lista degli imperdibili Il Gattopardo. Naturalmente mancano moltissimi romanzi e autori, dal Narciso e Boccadoro di Hesse, ai Buddenbrooks di Mann, ai russi in generale, senza parlare di Sciascia, di Heminguay, Landoldi, Jodorowsky (che bello Quando Teresa si arrabbiò con Dio) ma penso sia normale vista la grande vastità dei libri esistenti, il percorso personale che ogni lettore fa, e il tempo a disposizione (a proposito quanti anni hai?). Appena trovo un po’ di tempo inserirò un commento sulla tua stroncatura di Mutis e a supporto morale (sorriso) a F. che te lo aveva consigliato e regalato
Franco, mi spiace, due libri su due che a me non sono piaciuti per niente (ma Albani l’ho davvero maltrattato? Non mi sembrava) e a te invece molto?! Non so come rimediare, ma ti assicuro che non ho fatto apposta. Roth non avendolo/i letto/i confondo continuamente Philip con Joseph e mi sa che finché non ne leggerò almeno uno dei due continuerò a confonderli.
Per il Gattopardo invece, certo che penso sia un libro imperdibile, cosí come alcuni libri di Sciascia. Landolfi ce l’ho in fila da leggere. Hemingway lo lessi e non mi ha mai entusiasmato, cosí come Hesse e Mann, letti molti anni fa, i russi li ho letti molto a lungo e ne trovi parecchi commentati visto il mio amore per loro anche se non i grandi classici, mentre Jodorowsky chi? Quello esoterico dei tarocchi? Non lo conosco e mi sembra molto fuori dalle mie corde.
Ma tutto questo non è che sia molto importante, di libri belli o bellissimi ce ne sono per tutti e per tutti i gusti.
Il punto che volevo chiarire invece è che quegli “Imperdibili, secondo me” riguardano solo i libri che ho letto e commentato qui sopra, quindi non quelli che ho letto in precedenza (molti) o che leggo ma non commento (pochi adesso) e che la parte più importante è “,secondo me”, ovvero sia, come ho spesso detto: ognuno legge sempre il proprio libro, quindi non credo assolutamente a classifiche di merito assolute (entro certi limiti, Bernhard è evidentemente un miliardo di volte meglio della Mazzantini, tanto per fare un esempio).
Chiudo ringraziandoti e per Mutis lo so, l’ho maltrattato parecchio e in tanti me l’hanno detto, mi sento un po’ in colpa e ci credo che sia molto meglio di come è sembrato a me, prima o poi ci riprovo con lui.
ciao 2000 , Sandor Marai scrittore ungherese che ha scritto un bel pò , conosci?
Le braci , il suo capolavoro l’ ho letto più volte e poi uno via l’altro me li sono acquistati tutti da Adelphi.
Se ti intriga l’idea e non l’hai letto , fallo per me, ti prego e poi dammi una tua opinione.
Sei illuminante.
Grazie mille!
Sandor Marai è uno di quelli per i quali ho detto mille volte “dovrei leggerlo” e poi non l’ho mai fatto, quindi reagisco allo stimolo e leggerò presto “Le braci”.
Grazie per il suggerimento
mi sento meglio , adesso.
pensavo ( vista la lista) che lo considerassi una perdita di tempo.
grazie, piano , piano mi scardino il cervello con i tuoi consigli preziosi.
oltre che imperdibili, purtroppo alcuni libri della lista sono introvabili, classificati come “fuori catalogo”.
dove cercare?
Purtroppo è così ma qualche speranza c’è con biblioteche, librerie dell’usato oppure mercatini anche online. Qualcuno viene poi ristampato, talvolta, vedi Raccattacadaveri da SUR o Il pappagallo di Flaubert da Einaudi
Su Abebooks.it inserisci il titolo e trovi le librerie in cui il libro è in vendita, altrimenti attivi la notifica e ti arriva un’email, anche dopo mesi, se salta fuori una copia. Ho trovato degli introvabili come Creazione di Gore Vidal anni fa (ora è stato ristampato da Fazi), L’altra Germania di Bettiza (un reportage di fine anni ‘60 sulla DDR), e altri titoli.
ho adorato tutti i romanzi gialli della Vargas , della Jimenes Bartlett e del nostro Vichi: che ne pensi???
:) …dico che alcuni anni fa, durante un’estate un po’ disperata, mi prese il raptus del gialli e lessi tutto Bartlett, Vargas, Mankell e Leif Persson. Ricordo che ne leggevo praticamente uno al giorno. Poi ho smesso e non ne ho più letti.
Mi divertî e passai bene quell’estate, Persson è sicuramente il mio preferito.
Vichi non lo conosco.
ciao hai letto Stoner di John Williams??? te lo consiglio
Non l’ho letto, mi sono fatto inibire dal successo che ha avuto. Lo leggerò comunque. Grazie
la ringrazio per i suoi suggerimenti . Sono una lettrice affamata, di una fame che si nutre della sua stessa fame…Non vedo l’ora d’iniziare però una domanda : non ci sono nomi come Kafka, Dostoevskij, Boll , scrittori con il dono ( raro) di attrversarti l’anima e le ossa, perchè?.
Ciao, grazie. Non ci sono quei maestri perché non c’è quasi nulla di loro tra i libri che ho letto&commentato.
Ricorda che di quell’elenco la cosa principale è il “, secondo me.”
finalmente, ho trovato un consigliere di libri!!!! non ho letto neppure un libro della lista, e per le mie scelte usavo i commenti di IBS, ma non sempre i voti alti corrispondono ad un libro che ti entri nelle vene diventando parte del tuo essere.
Leggere è veramente una vita parallela, “una malattia da cui non si vuol guarire”.
ora sto leggendo Ognuno muore solo di Fallada. mi chiedo come mai manchino nell’elenco degli autori Auster, Roth, Oz, Saramago. Comunque oggi la giornata è iniziata bene avendo scoperto questo blog. Può sembrare infantile, ma sentire parlare di libri in un certo modo e con amore, mi rende felice.
Simona
Io dico: “Ognuno legge sempre il proprio libro”; sono uno di quelli convinti che la lettura sia solitaria e completamente soggettiva, e a me non sembra una brutta cosa che le pagine lette tanto più danno piacere tanto più diventano personali. Per questo, il “, secondo me” è la parte importante, in quella lista e nei miei commenti, sempre secondo me, ma, appunto, ognuno legge con i propri occhi e ritorniamo da capo in un ragionamento perfettamente circolare. :)
Auster e Saramago non li ho letti negli ultimi anni, li ho letti in passato, mi sono piaciuti, ma non li definirei “imperdibili”, non ho sentito le loro parole scendere nel petto e rivoltare il respiro.
Fallada non lo conosco. Oz e Roth, non so per quale motivo, non mi hanno mai incuriosito, ma la curiosità è imprevedibile.
Per cui, fidati dei consigli se ti sembrano interessanti, ma fidati di più della tua pancia e dei tuoi occhi.
, secondo me
Bellissima e estremamente vera la citazione di Tomasi di Lampedusa.
La lista mi è on po ostica pur avendo apprezzato alcuni dei libri citati.
Sono forse di vecchio stampo, ma preferisco leggere libri italiani scritti da autori italiani.
I libri dovrebbero essere letti nella lingua in cui sono stati scritti e non affidarsi a traduzioni molto spesso poco aderenti al testo.
Ma non sempre ciò è possibile.
Sui nostri scrittori potrei anch’io cimentarmi in un sorta di “imperdibili secondo me”, ma non voglio tediare nessuno.
Leggete, leggete sempre anche con soffio di tempo.
Nèmirovsky è da leggere in toto. La suite francese è il mio preferito.
che vergogna.. manco uno ne ho letto!
Non preoccuparti, se prendi 100 persone e fai loro compilare una lista di libri imperdibili, la probabilità che ce ne sia almeno uno condiviso da almeno 10 di loro è praticamente nulla.
Per questo ho aggiunto “, secondo me”.
:)
Che bella lista, trovata per caso perché volevo leggere una recensione di “Pensieri lenti e veloci” di Kahneman (che peraltro mi è piaciuta molto). Visto che io ho “li sordi”, passerò all’acquisto progressivo di tutto quello che non conosco (ossia quasi tutto tranne Vian, Bolano, Levi, Cortazar, Joyce e Gombrovicz).
Accidenti che lista. Non ne ho letto neanche uno, conosco Joyce perché ho letto gli altri suoi libri e perché è Joyce, conosco Casares perché me lo ha fatto leggere il mio relatore. E poi beh, ovviamente conosco il mio relatore, solo che non mi sento ancora pronto per i suoi libri. Ti seguo da vicino. Ciao!
Dai non è così tremenda ci sono pure due libri di fantascienza.
Mi fai sentire pedante come un relatore, che già lo faccio di mestiere, e qui vorrei evitarlo.
:)
Ciao
m
Non era un’accusa, ma un’attestazione di stima!
[sorriso]
Grazie per la lista
Ho appena finito di leggere di Irène Nèmirovsky I cani e i lupi, che mi è piaciuto. Lei usa i taglienti, quindi scrittura secca, ma non casuale e densa.
Quando scelgo un autore, in genere mi faccio catturare dai titoli dei libri, dall’istinto e da qualche scritto letto qua e là su libri e poi qualcosa di nascosto che mi intrighi tra acqua chiara e fondale torbido in cui posso rispecchiare me stesso un un personaggio della mia fantasia.
Adesso ho iniziato Due. Però, sempre su Amazon.it ho comprato altri cinque libri: la scelta in genere è tra le edizioni Adelphi che costano di più, intorno ai sei euro e quelli della Newton Classici che costano 1,99. Secondo logica gli Adelphi dovrebbero esser migliori dalla traduzione e dalla grafica e dalla copertina, ma se si compra ebook, della bellezza della copertina si può anche fare a meno e semmai guardarla su Amazon.it.
Però a me interessa leggere i libri che mi attraggono, per cui faccio qualche sacrificio. E poi sul Kindle puoi sfogliare tutti i libri che sono presenti nelle varie categorie. Però ho capito, ti do del tu, poiché prima dandoti del lei-voi scherzavo, che tu sei fedele alla linea … in senso cartacea.
Ciao e buona vita nella tua casa infestata di libri e di conseguenza di buoni personaggi-fantasmi che abitano quelle migliaia di pagine stampate e rilegate.
“tra acqua chiara e fondale torbido” è un’immagine stupenda nella quale mi ci ritrovo al 100% anche io nella scelta di moltissimi miei libri.
Indago sulla Nèmirovsky e appena passo in una libreria prendo in mano I cani e i lupi.
Professore(con o senza laura, nel senso dell’amore per i libri e la lettura e sotto sotto per la scrittura in divenire di lato, di sopra e epidermica)voi, mi volete rovinare e buttarmi in mezzo a una strada(o alla strada?nel senso di strada maestra), dell’elenco dai lei redatto, ho comprato: Ferdydurke e Pornografia;Nessuno accendeva le lampade; e altri prossimi a cadere nella mia rete … (mio figlio Claudio qualche giorno fa mi ha detto, pensa che a casa mia quando vivevo con i miei ed ero piccolo e poi adolescente non c’era nemmeno una pagina strappata di un libro, mentre la carta igienica appuntata sul chiodo di fianco al cesso, era rappresentata dai fogli dei giornali tagliati in quattro o in otto pezzi: insomma, oltre alla durezza, ci si ritrovava col culo sporcato d’inchiostro. Il cesso era uno, ma il bidet non esisteva, poi da questo punto di vista anche le classi basse si sono elevate. Cosa del tutto trascurata anche dalle classi alte in paesi come Germania, Francia eccetera.
Dicevo del Kindle… forse viene comprato anche per risparmiare e per non ingombrare la casa di libri cartacei, (sacrilegio)poiché i miei figli mi hanno regalato a Natale un Kindle(che in verità sto usando molto e con profitto e poi ha il vantaggio di essere più maneggevole di un libro e la cosa buona e bella è la fruizione visiva, assai migliore del cartaceo, poiché è più riposante e i caratteri grafici si possono ingrandire. Devo anche dire però che avevo il vizio di sottolineare certe frasi o periodi e scrivere dietro le pagine dei libri cartacei … questo mi manca, anche se potrei munirmi di un quaderno e scrivere ancora le mie impressioni e considerazioni.
PS: Nell’elenco generale degli autori dei libri letti e recensiti non ho trovato Irène Nèmirovsky. E’ un caso, una dimenticanza o una scelta voluta per non recensirla?
Come sempre, accolgo con un grande sorriso, in parte per il divertimento e in parte di gratitudine, il suo commento.
Io ho ripreso a frequentare assiduamente le biblioteche (di Milano e di Bologna) sia per non buttarmi con le mie mani in mezzo a una strada e sia perché ho quasi finito anche lo spazio sotto al letto (il bagno mi rifiuto di usarlo per sistemare i libri).
Irene Nèmirovsky mi è sempre sfuggita, guardati più volte i suoi libri in libreria ma alla fine mai letta. Rimedierò quanto prima.
Qualche titolo da suggerirmi?